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Corso: Come gestire e aggiornare i piani triennali anticorruzione e il piano della trasparenza Roma Topcorsi Roma

Come gestire e aggiornare i piani triennali anticorruzione e il piano della trasparenza
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Luogo di svolgimento

Roma

250 € + IVA
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Codice A089V
Tipologia Seminario/convegno
Luogo di svolgimento Roma
Durata 7 Ore
Modalità In aula/di presenza
Note sulle iscrizioni Per l’adesione al seminario è necessario l'invio della scheda di iscrizione che può essere effettuato a mezzo fax al 06.49384866 o 06.44704462, o anche online sul sito www.ceida.com; il tutto, entro 3 giorni dalla data d'inizio del corso.
Requisiti STRUMENTAZIONE INFORMATICA RICHIESTA per la modalità in videoconferenza: La videoconferenza per funzionare correttamente necessita di un PC, di altoparlanti, di eventuali webcam e microfono in caso di utilizzo interattivo video/audio, e di una connessione internet con i seguenti parametri minimi: download 128 KB/s ed upload 64KB/s; le apparecchiature utilizzate devono essere omologate con gli standard europei.
Nel caso di eventuali problemi di connessione il Ceida si impegna a provvedere alla trasmissione della videoconferenza in differita anziché in diretta.

I seminari in videoconferenza hanno carattere interattivo. I partecipanti possono intervenire nel corso delle lezioni a distanza ponendo quesiti di interesse generale a voce o per iscritto, dopo aver ottenuto l'autorizzazione del docente, utilizzando gli appositi strumenti forniti dalla piattaforma.
Fascia oraria Tutto il giorno
Rivolto a dirigenti e funzionari preposti e del personale addetto e chiunque intenda conseguire una formazione specialistica in materia
Prepara per Il corso, dopo le edizioni dedicate alle modalità di redazione dei Piani, affronta le modalità di gestione degli stessi, individuando le competenze, le dinamiche di individuazione dei deficit da parte dei dipendenti, i rimedi e le sanzioni posti dalla legge e dalle fonti interne. Particolare attenzione verrà rivolta alla osservazione da parte dei responsabili dei miglioramenti apportabili ai Piani, poiché ogni anno essi vanno aggiornati sia alle nuove eventuali disposizioni sia alle eventuali iniziali mancanze.
Note sul pagamento La quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici, e comprende il materiale didattico e il coffee break.
Docenti Avv. Angelita CARUOCCIOLO - Avvocato amministrativista in Roma e Napoli
Requisiti di scolarità Diploma di scuola secondaria di secondo grado, Laurea
Corso di formazione
continua individuale
Si
Rilascia Attestato di frequenza
Programma
- L’APPLICAZIONE PRATICA DEL CONTENUTO E LA GESTIONE DEI PIANI TRIENNALI PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE (PTPC), ALLA LUCE DEL D.L. 24/6/2014, N. 90

DURATA: 1 giorno in aula o in web conference

ORARIO: 9-13/14-17

La data ultima del 31 gennaio 2014 ha rappresentato al contempo due momenti importanti per la P.A. in relazione alla legge anticorruzione: da una parte segna il momento di definizione e pubblicazione dei PTPC (ivi compresi i Piani della trasparenza ed integrità e dei codici di comportamento) e dall’altro dà inizio alla fase più delicata di gestione e concreta applicazione delle “regole” in essi cristallizzate all’esito delle mappatura interna dell’azione amministrativa.
Il corso, dopo le edizioni dedicate alle modalità di redazione dei Piani, affronta le modalità di gestione degli stessi, individuando le competenze, le dinamiche di individuazione dei deficit da parte dei dipendenti, i rimedi e le sanzioni posti dalla legge e dalle fonti interne. Particolare attenzione verrà rivolta alla osservazione da parte dei responsabili dei miglioramenti apportabili ai Piani, poiché ogni anno essi vanno aggiornati sia alle nuove eventuali disposizioni sia alle eventuali iniziali mancanze.

PROGRAMMA
Cenni alla redazione e all’aggiornamento dei PTPC. Le modalità dell’attività preliminare all’aggiornamento e/o alla redazione tardiva: predisposizione delle schede- intervista ai fini della ricognizione delle attività. La perimetrazione delle macroaree di indagine sfuggite alla prima mappatura. Il metodo di intervista e di compilazione della scheda ricognitiva ai fini integrativi del Piano. Come riconoscere i settori a rischio ulteriori: classificazione e attribuzione dei valori di rischio ai singoli processi e attività. Le unità responsabili dell’azione amministrativa. La filiera delle competenze e delle responsabilità. Come predisporre le schede di attribuzione per la delineazione delle ccdd. “best practice” per i processi “a rischio”. L’aggiornamento e/o redazione del piano anticorruzione in attuazione delle disposizioni sulla trasparenza. Ulteriore selezione dei dati da pubblicare in relazione ai procedimenti e ai processi, agli atti politici e a quelli di gestione. Come costruire e/o implementare la sezione “Amministrazione trasparente” secondo l’allegato A al T.U. trasparenza alla luce delle omissioni precedenti. La gestione del sito web: le diverse sezioni e i collegamenti obbligatori con i siti degli enti e società vigilati, controllati, finanziati o regolati. Le conseguenze della mancata redazione del Piano entro il 31/1/2014. Distinzione tra amministrazioni che hanno redatto il Piano entro il 31/3/13 e quelle che l’hanno redatto entro il 31/1/14. Codice di comportamento e Programma della trasparenza: le incidenze date dagli adempimenti relativi. Come approvare il Piano da parte dell'organo politico. L’attività dell’Autorità Nazionale per l’AntiCorruzione (ANAC) quale stimolo per la prevenzione della corruzione. Il coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholders (portatori di interessi). Le indicazioni contenute nel Piano nazionale, nelle circolari di Funzione pubblica e nei siti di Civit (oggi, ANAC) e Funzione pubblica. L’individuazione e la nomina dei responsabili anticorruzione e trasparenza: competenze nell’attuazione dei contenuti dei PTPC dopo il 31/1/14. Il coordinamento obbligatorio tra il sistema recato dalle norme anticorruzione e quelle recate dal d.l.vo 231/01 negli enti e società vigilate: i modelli e sistemi organizzativi.
Le peculiarità relative a enti pubblici economici e a società partecipate. Le responsabilità dei Responsabili dell’anticorruzione estesa anche alle società vigilate. Rapporti tra Piano nazionale e Piani triennali. Rapporti tra Piano nazionale e altri Piani (della trasparenza, della performance, ecc.). Le singole competenze del Responsabile anticorruzione nello svolgimento dell’ordinaria azione amministrativa: la vigilanza. Come gestire la segnalazione di un’ipotesi di violazione alle disposizioni del PNA e del PTPC. La individuazione del soggetto violatore. La tutela del dipendente che segnala gli illeciti. L’indagine interna. Gli elementi portati dall’indagine e la relativa valutazione. Il doveroso rilievo delle prove e degli elementi a discarico. La comunicazione agli organi competenti. La comunicazione all’UPD: l’attivazione delle procedure disciplinari ai sensi del d.l.vo 150/09. Indicazioni operative su come adempiere agli obblighi fissati dalla legge anticorruzione. I rimedi: indicazione degli strumenti di controllo costante dello sviluppo dei processi e individuazione delle procedure per prevenire e snidare i fenomeni corruttivi e perimetrazione dei livelli di competenza e di responsabilità nell’attuazione del Piano.
Il legame con il Piano della formazione: formazione sull’etica e deontologia, formazione professionale mirata per le attività a maggiore rischio. La rotazione dei dipendenti: come operarla. Il controllo sul rispetto delle norme comportamentali: definizione nel Codice di deontologia generale (d.P.R. 63/13) e locale. La responsabilità da accesso e da divulgazione di dati. Il ruolo del Responsabile della prevenzione alla corruzione e del Responsabile unico della trasparenza. La responsabilità: disciplinare, amministrativa, civile e penale di coloro che sono coinvolti nell’attività preventiva della corruzione. La gestione dei siti web. Le ipotesi di responsabilità penale per divulgazione del segreto d’ufficio. Le sanzioni.

Dove e quando
Come gestire e aggiornare i piani triennali anticorruzione e il piano della trasparenza
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