Requisiti Per candidarsi è sufficiente essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di un altro titolo di studio equipollente conseguito all'estero.
Rivolto astudenti diplomati o diplomandi.
Prepara perIl fulcro programmatico si sviluppa intorno alla concezione, allo studio e alla progettazione di oggetti riproducibili industrialmente: dall’high-tech al fashion, dall’accessorio all’elettrodomestico, dall’oggetto di lusso a quello di uso quotidiano.
L’industrial design si occupa del complesso rapporto uomo-materia, declinandolo secondo forme e funzioni innovative, utili e funzionali. Il principio cardine del settore è la multidisciplinarietà, con una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale dei processi e dei progetti.
Alunni per classemax 30
DocentiUmberto Rondolino, Coordinatore Dipartimento di "Industrial design".
Il dipartimento di “Industrial design” IAAD apre nel 2005 come naturale evoluzione delle trentennali competenze sul product e sulla comunicazione visiva. L’attivazione di questo dipartimento coincide con il riconoscimento europeo dei titoli di studio IAAD da parte di EABHES.
L’industrial design si occupa del complesso rapporto uomo-materia, declinandolo secondo forme e funzioni innovative, utili e funzionali: dall’high-tech al fashion, dall’accessorio all’elettrodomestico, dall’oggetto di lusso a quello di uso quotidiano.
L'industrial designer è perciò un professionista in grado di realizzare progetti innovativi tenendo conto delle esigenze dell’utilizzatore finale e delle prerogative dei sistemi produttivi.
Il metodo didattico IAAD si ispira a quello dell’Art College di Pasadena, forse la scuola di design più famosa del mondo, e prevede la graduale assimilazione di quattro diversi skill: il disegno, l’utilizzo dei software, la modellazione e la presentazione finale del prodotto.
Si comincia col prendere in mano la matita e imparare a gestire il tratto e la prospettiva, a posizionare l’oggetto nella pagina, disponendo luci e ombre per riprodurre la tridimensionalità. Naturalmente bisogna anche imparare a gestire il tutto con software specifici, nel nostro caso soprattutto Photoshop, Illustrator e Rhino. Si passa poi alla descrizione verbale del prodotto e alla modellazione.
Il programma parte dalla progettazione di oggetti molto semplici, per dedicarsi via via a progetti più complessi e articolati: utensili, abiti, elettrodomestici, imbarcazioni... All’ultimo anno, poi, si lavora in stretta collaborazione con le aziende che sponsorizzano i progetti e che svolgono il duplice ruolo di committenti e di tutor esterni all’istituto.
Il settore del design industriale è talmente vasto da offrire opportunità differenti a chi dimostra di essere un valido professionista. C’è chi è più abile con il computer, chi con il disegno, chi con la presentazione e la comunicazione, chi con la gestione del gruppo di lavoro. Individuare il proprio specifico talento e capire su cosa si deve puntare e su cosa no, è una tappa fondamentale del proprio processo di apprendimento.
Tutto questo è facilitato dal supporto attivo delle realtà partner del dipartimento di “Industrial design” IAAD - lezioni speciali, visite aziendali, workshop, seminari, stage, progetti e tesi - che offrono agli studenti occasioni per cimentarsi al fianco di importanti designer provenienti da aziende nazionali e internazionali.
Dove e quando
INDUSTRIAL DESIGN - Diploma Accademico di I livello - indirizzo Product Design